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al testo di Francesco Palmieri
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e quando tutto sarà quiete calma di vento i fiori sul terreno mondato dal vizio della carne gli sbagli perdonati (o solo dimenticati) vorrei che tu sentissi come pulsava il cuore (che vive di nascosto) la musica segreta (che ho amato nelle cuffie) l'astratto ed il silenzio (di ogni mia pianura) lo spazio profondissimo (dove soli siamo perduti) e poi quanto ho amato vivere al tempo delle attese quando ogni cosa è inizio e il compimento un niente, ricorda che ti ho parlato (e tu non mi hai sentito) ricorda che ti ho toccato (e non ti sei voltata) ricorda che ti amato (e tu lo avrai scordato) poi tutto sarà quiete la fine in fondo al giorno la luce che si spegne il chiudersi degli occhi finalmente il sonno. |
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